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Interesse elevatissimo per i Biostimolanti in Campo
Pubblicato il 5 Luglio 2022

Il successo di pubblico alla giornata di visita alle parcelle sperimentali di Biostimolanti in Campo testimonia il crescente interesse di agricoltori e tecnici verso questa categoria di prodotti e, allo stesso tempo, la necessità di approfondirne i meccanismi di azione.
Nonostante il caldo, infatti, sono stati tantissimi i visitatori che hanno affollato il campo di sperimentazione allestito presso il Centro Ortofloricolo Po di Tramontana di Veneto Agricoltura lo scorso 1° luglio per vedere i primi risultati dei 20 diversi biostimolanti utilizzati nelle 13 parcelle su pomodoro da industria, melone e lattuga.

Prime impressioni molto positive

«Adesso è ancora presto per una valutazione di efficacia su resa e qualità delle colture – ha evidenziato Franco Tosini, responsabile del Centro Sperimentale Po di Tramontana e coordinatore tecnico del progetto – ma, almeno visivamente, si notano alcune differenze tra le tesi che hanno ricevuto i biostimolanti con la tesi testimone. Su melone le piante mostrano una maggiore vigoria e su pomodoro sembrerebbe ci sia anche un numero di bacche superiori. A confermare questa impressione saranno però i numeri alla raccolta, che molto probabilmente inizierà questa settimana per il melone, e a breve per lattuga e pomodoro».

Incontro tra Ricerca e operatori

«Giornate come quella di oggi sono importanti per permettere agli operatori del settore di toccare con mano il lavoro della ricerca universitaria – ha detto Paolo Sambo, professore presso l’Università di Padova e componente del comitato scientifico di Biostimolanti in Campo – soprattutto per argomenti relativamente nuovi come i biostimolanti, che rappresentano un tassello molto importante per le colture orticole nell’ottica dei cambiamenti climatici».
«Le tante informazioni che raccoglieremo da questa sperimentazione – ha aggiunto Domenico Ronga, professore dell’Università di Salerno e componente del comitato scientifico di Biostimolanti in Campo – saranno sicuramente di elevato interesse per la filiera orticola nazionale e proprio per questo saranno oggetto di un convegno che verrà organizzato presso il Centro Po di Tramontana a fine ottobre».
Durante la giornata in campo sono intervenuti anche Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Rovigo e vicepresidente di Coldiretti Veneto e Vanni Bellonzi, presidente dell’ordine degli agronomi di Rovigo. Entrambi hanno espresso vivo apprezzamento verso l’iniziativa, che ha il merito di divulgare verso gli utilizzatori, senza creare inutili competizioni tra i diversi marchi, le corrette strategie di impiego dei biostimolanti in orticoltura, «prodotti che – ha sottolineato Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario – giocheranno un ruolo fondamentale nella difesa e nella nutrizione delle colture in sinergia con agrofarmaci e fertilizzanti, supplendo alla diminuzione di utilizzo prevista dalla strategia Farm to Fork».

Lorenzo Andreotti

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